“Perché la musica acquista senso se crea vita dentro di noi, se ci fa reagire.”

(“Parliamo di musica” – Stefano Bollani)

Musicoterapia, Canto e Alzheimer

La musica è un linguaggio a tutti gli effetti, appartiene alla nostra cultura tanto da arricchire la memoria storica ed emotiva di ognuno di noi.
Nell’ambito della demenza la musica è uno strumento utilizzato quotidianamente, è presente in molti momenti permettendo di creare spazi di condivisione, aggregazione, emozione ed espressione di Sé.
Le tipologie di attività utilizzate per rispondere a questo tipo di bisogni si articolano in sedute di Musicoterapia Attiva e in sedute di Musicoterapia Recettiva, individuali o di gruppo.
La prima viene utilizzata preferibilmente per stimolare a livello cognitivo, in particolare rispetto
all’attenzione, concentrazione e reattività agli stimoli; la seconda va incontro a persone che hanno bisogno di esternare le proprie emozioni, dargli un significato per sentirsi accolte e comprese, oltre che a stimolare il linguaggio.
Il canto è uno strumento importantissimo, sia sul piano emotivo sia cognitivo.
Attraverso attività più o meno strutturate è possibile rispondere a molti bisogni e desideri della persona.

 

Attività in strutture

Scuole, centri diurni, studi privati, comunità residenziali

Seduta di Musicoterapia Attiva – individuale o di gruppo.

In base alla tipologia d’utenza, si propone un percorso individuale o di gruppo, coordinandosi con gli obiettivi dell’equipe professionale della struttura.

Rifacendosi al Modello di Improvvisazione sonoro-musicale di Rolando Benenzon, si utilizzano una molteplicità di strumenti musicali, semplici ed immediati nel loro utilizzo, per vivere un tipo di esperienza creativa e di espressione in grado di creare un canale di comunicazione tra conduttore e utente, grazie al quale quest’ultimo verrà aiutato e facilitato dall’operatore nel ridare una forma emotivamente più accettabile ad alcuni nodi emotivi problematici ed aprirsi al mondo con un punto di vista nuovo.

La musicoterapia è una tecnica psicoterapica che produce un vincolo, una relazione tra terapeuta e paziente o gruppo, utilizzando il corpo, lo strumento, la musica ed il suono, finalizzata alla riabilitazione, al recupero, al miglioramento della qualità della vita del paziente”.

(Rolando Benenzon)

Seduta di Musicoterapia Recettiva Analitica ideata dal Dott. Niccolò Cattich – individuale o di gruppo*

“L’ascolto di brani musicali può essere un ottimo modo per condividere con altre persone la propria affettività, scoprendone i risvolti più insospettati per imparare a prenderne coscienza e quindi a modificare quei meccanismi intrapsichici a cui lasciamo farci del male.”

(“L’Oltre e l’Altro” – Niccolò Cattich)

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L’ascolto di scalette di brani musicali strutturate favorisce l’emergere di vissuti, ricordi ed emozioni che aiutano la persona a prendere maggior coscienza di se stessa e della propria esistenza, per intraprendere la strada del cambiamento e miglioramento che vogliono attuare nella propria persona e nelle proprie relazioni.

*autorizzato dal Dott. Cattich 

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